1a Mostra d'arte e degustazione vini passiti da meditazione Bianco 23 - 25 Luglio 2010

1a Mostra d'arte e degustazione vini passiti da meditazione

Bianco 23 - 25 Luglio 2010

mercoledì 28 luglio 2010

REPRISE

Visto il grande successo e le innumerevoli richieste l'evento è prorogato per altre due settimane limitatamente alle serate di venerdì sabato e domenica

lunedì 19 luglio 2010

RASSEGNA D'ARTE E VINI PASSITI DA MEDITAZIONE
CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI BIANCO

La pittura è sempre stato il terreno del conflitto fra l’ideale e la natura, il divino e l’umano.

L’idea della perfezione appartiene al mondo reale oppure è da ricercare nell’ideale platonico?

L’artista riesce a rapire l’essenza di ciò che dipinge oppure si affida ad una mera interpretazione delle proprie visioni?

La mosta “Degustazioni d’Arte” è un tentativo di conciliare l’estasi della classicità nelle sue sfumature sensoriali -la vista, il gusto, l’olfatto- con la ricerca artistica nella molteplicità dei linguaggi pittorici. Un viaggio nella magia delle immagini oniriche, nelle sfumature dell’immaginario incantato dei sogni, tra ninfe che seducono con la loro “distanza impossibile “ e smaltati colori che si alternano in ogni virtuale piega della mente.

E il disegno si definisce nel vuoto dello sfondo ad eterno richiamo della nostalgia dell’antico, così come il sapore del nettare degli dei può trasformare l’ordinario in fenomenologia dello straordinario.

Barbara Reale



sabato 29 maggio 2010

IL VINO GRECO DI BIANCO


Il più prezioso vino del mondo, il vino degli dèi di Grecia, vecchio di millenni. Si produce solo nel territorio di Bianco e Casignana Mare; di delicato aroma struggente, di colore giallo ambrato, lo coglie sottile la zagara di eccezionale sapore vellutato, fine ed elegante, si abbina bene alla pasticceria ed ai formaggi. Le uve di questo famoso vino vengono passite ed è da considerarsi come il vino più antico di cui si abbia memoria in Italia. Fu uno sconosciuto colono greco che dalla madre patria, nell'ottavo secolo a.C., trapiantò qui un tralcio di vite perché in terra straniera si potesse ricordare della patria lontana. Il suo fu un gesto sentimentale, ma quello che produsse divenne l'autentico "vino degli Dèi", un vino che ha il calore del sole e il profumo delle arance tra cui matura. Il vino divenne subito famoso: a Roma Imperatori e Patrizi lo offrivano a personaggi di estremo riguardo. Narrano peraltro le antiche storie che le donnine allegre andavano in delirio, come testimonia un’iscrizione muraria a Pompei:. La leggenda inoltre vuole che il Greco di Bianco abbia fornito il vigore necessario ai soldati locresi per sconfiggere l'esercito di Crotone, 10 volte superiore, nella battaglia sul fiume Sagra combattuta nel 560 a.C. Dall'antichità ad oggi, il Greco di Bianco ha sempre goduto fama di essere dotato di virtù terapeutiche, come tonico e cordiale, ampiamente documentate da insigni medici. Vino antico passito; il nome deriva dal greco (Profetico) che sta a significare che il vino prodotto con uve di questo tipo dispenserebbe poteri divinatori, per questo anticamente era il vino preferito da sacerdoti ed indovini. Ricavato da vitigni originari dalla Grecia acclimatati in quest'area verso il VII secolo a.C. Prodotto in quantità limitata con appassimento naturale delle uve al caldo sole della Calabria di colore ambra con riflessi scuri. Va servito a 11-22° e si accompagna bene con formaggi piccanti e pasticceria secca. Vino da meditazione e conversazione.

(fonte: http://www.agriturismoceratti.com/)

PRODUTTORI DI VINO GRECO PARTECIPANTI ALLA RASSEGNA

AZIENDA AGRICOLA CERATTI (CASIGNANA Mare)

AZIENDA AGRICOLA MARIA MAISANO (BIANCO)

VINO GRECO DI BIANCO CAPO ZEFIRIO (BIANCO)

AZIENDA AGRICOLA LUCA’ (BIANCO)


domenica 16 maggio 2010

ARTISTI PARTECIPANTI

Krisztina Szabo nasce a Budapest nel 1980, intraprende fin da adolescente gli studi artistici dedicandosi alla pittura, pur non trascurando l’artigianato e le arti popolari della propria terra d’origine. Già a 18 anni realizza la sua prima mostra presso una rinomata galleria d’arte della capitale ungherese. Nel 2006 vince il concorso per l’assegnazione di una borsa di studio, offerta dal governo danese, per giovani artisti. Dopo aver conseguito, a pieni voti, la laurea in Storia dell’Arte, agli inizi del 2008 si trasferisce in Calabria dove, ispirata dalle bellezze e dalla storia della Locride, e spinta dal suo amore per la bellezza riprende a tempo pieno l’attività di pittrice, ottenendo fin da subito importanti riconoscimenti. Nel 2009 presenta la sua prima mostra personale a Locri con il titolo Metamorphoses: le 21 tele rappresentano dei personaggi dell’opera omonima di Ovidio. Varie le mostre collettive in tutta Europa. Le sue opere fanno parte di numerose collezioni private e pubbliche in Italia, Ungheria, ed altri Paesi anche extraeuropei. Le prospettive utilizzate sono inusuali, misteriose ed accattivanti, con riferimenti simbolici immediati ed ironici inserimenti di elementi estranei derivanti dalle tradizioni culturali dell’artista. (Barbara Reale)


Liliana Condemi nasce a Condofuri (RC). Frequenta l’Istituto Statale d’Arte di Reggio Calabria e si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti della stessa città. Dopo gli studi accademici inizia una produzione pittorica di impronta naturalistica ispirata dagli incantati paesaggi della propria terra. Nello stesso tempo conduce una ricerca sul piano stilistico e tecnico che la porterà, negli anni ottanta, a rielaborare e trasfigurare la realtà secondo la propria percezione e sensibilità, sino ad approdare ad una visione svincolata dai limiti visibili - razionali, dove ogni forma diventa possibile e ogni oggetto segue solo il dettato dell'immaginazione. Nascono così "I Cartigli di Liliana Condemi" (da un articolo pubblicato sul Corriere di Reggio nel 1993 a cura dello storico dell'arte M. A. Mamone). Nella lunga attività pittorica ha allestito numerose mostre personali e partecipato ad altrettante collettive in Italia e all'Estero ottenendo premi e segnalazioni di merito tra cui la medaglia del Presidente della Repubblica e la targa del Senato della Repubblica. La sua pittura è comunque un percorso in continua evoluzione. Liliana Condemi ha la dote di utilizzare la tavolozza con fare virtuoso, attraverso simboli di arcana armonia, in un gioco continuo di rimandi, di contaminazioni di forme misteriose, che si attivano in uno spazio inventato. Il percorso porge allusioni di foglie, fiori, cuori, maschere, nastri leggeri, che si muovono come se fossero sospesi nell’aria. Tramite questi elementi, l’artista costruisce metafore che paiono volere ripetere particolari della bellezza della natura, dei suoi colori, ma anche un mondo di forme oniriche. È autrice di visioni che hanno del prodigioso, come la composizione Primavera, di solare freschezza. Il nonsenso bizzarro, che nulla toglie alla poesia dell’immagine, ha certamente una matrice surrealista, che l’avvicina a certe tele di Salvador Dalì, come nel dipinto Volami nel cuore, da cui si capta un acume coloristico di personale sapienza. Liliana Condemi trasferisce sulla tela un calcolato intrico di forme, che vivono di luce propria, come in Metafora. Di radici colte, la pittrice ama il senso della sfida, non ripete mai lo stesso quadro, narra la presenza del sogno tramite una scrittura che si forma grazie a una sapiente applicazione del colore. (Paolo Levi)


Mariella Larone ha conseguito la maturità artistica presso l'istituto statale d'arte di Locri. Nata a Bianco, residente a Taurianova. Mariella Larone è dotata di una grande sensibilità artistica, nonchè di una tecnica che spazia dalla decorazione della ceramica a quella del vetro,del legno e soprattutto dei dipinti sulla tela. Organizza spesso mostre su tutto il territorio regionale sia per far conoscere le proprie creazioni, sia per vendere le stesse , ed il cui ricavato viene devoluto parzialmente ad opere di beneficenze. Espone soprattutto nelle scuole medie e elementari e in ogni sua esposizione dà tutte le spiegazioni riguardanti le varie tecniche pittoriche. Le sue opere sono originali ei colori ben compositi, tanto che ,vedendo le opere in esposizione se ne trae un effetto mirabile. Sono da segnalare i dipinti dive si adopera la tecnica ad olio,la tecnica a spatola , la tecnica sabbiata e la tecnica a rilievo. Mariella Larone ha arricchito la dote innata verso la pittura delle tecniche apprese tra i banchi di scuola che ha perfezionato negli anni attraverso uno studio serio e approfondito. Ad ogni mostra crea sempre nuove attrattive e nei quadri paesaggistici dipinge la sua Calabria, cin le sue distese marine , le caratteristiche montuose e gli scorci di piccoli ambienti , dove emerge sempre il verismo. U'artista che non tiene per sè la sua arte, ma che ha bisogno di mostrarla , di farne conoscere la bellezza, l'incanto di un attimo,di un pensiero, di uno studio fissato su una tela .Per questo ha allestito diverse mostre personali e ha partecipato a numerose collettive , ricevendo riconoscimenti qualificati.


Pasquale Baldessarro vive e lavora a Bianco. L’ispirazione classica della sua pittura è controbilanciata dal tratto sincopato del suo pennello e da una tavolozza ricca di policromie suggestive, la sua ispirazione principale è certamente data dalla luce della sua terra e dall’atavica fierezza della sua gente. Attivo da trenta anni, è passato alla pittura da quindici dopo un’esperienza grafica approfondita in particolare nelle tecniche incisorie, è stato presente in diverse fiere in Italia e all’estero, e in numerose mostre personali e collettive.